MEO FUSCIUNI

SOGNI

€220

Sogni è la terza fragranza della Trilogia Senza Tempo

Dove sono? Sto ancora sognando o è realtà? 

Sogni racconta quell’attimo sospeso tra il sogno e la vita reale, quel momento in cui la nostra mente e il nostro cuore si trovano ancora in un luogo lontano e ci sentiamo persi, confusi, come sospesi…

Con Sogni ho raccontato il mio amore per il Giappone, le memorie di viaggi passati, la mia passione per la letteratura di Kawabata, i film di Kurosawa e i bonsai.

Ho provato a raccontare una nuova storia con un profumo legnoso e caldo, il mio sogno giapponese.

Un giorno, tanto tempo fa, pensavo e sognavo di riuscire a creare un profumo legnoso perfetto, dove i diversi legni raccontassero il tempo, lo scorrere della vita stessa, ancora una volta una sfida, un profumo che potesse essere unico, emozionante e coinvolgente.

Sogni è la realizzazione del mio desiderio, un’esperienza immediata, incredibilmente vicino alla realtà e alla natura delle cose. Devozione estetica della natura. 

L’apertura di Sogni è un legno di Tatami ed aghi di Pino giapponese, siamo in un antico ryokan di Kyoto e la pioggia ha smesso di cadere. 

Una calda ciotola di riso è accanto a noi, ci ricorda la semplicità della vita, la sua purezza. 

L’attenzione ci porta al naso la nota verde, chiara e trasparente di un bosco di bambù, la nota fiorita della Peonia è invece un haiku emozionante. 

Un istante che prelude al risveglio della nostra anima dal sogno.

Infine le luci di quest’alba avvolgono le note legnose del Sandalo, del Cedro e dall’accordo tipico del rituale Kodo, incenso. 

Un viaggio nella bellezza dell’armonia giapponese.


“Questo profumo è dedicato al mio grande amico, Makoto Horisaki”

Famiglia Olfattiva: Legnosa

Sfaccettatura: Fiorita, Gourmand, Incensata, Ambrata

Composizione: Tatami, Aghi di Pino, Assoluta di Riso, Peonia, Bamboo, Rituale Kodo, Legno di Cedro, Legno di Sandalo, Legno di Quercia, Tè verde tostato, Tabacco, Legno di Guaiaco, Incenso, Vetiver, Musk, Amber.

Sogni è stato pensato, creato e arrangiato, ascoltando in ognuna di queste fasi l’album

Async di R. Sakamoto e leggendo le opere di Y. Kawabata.

 

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